Le belle notizie, nell’antica Grecia, avevano dei messaggeri designati, mica si trovavano sulle locandine fuori dalle edicole. Una dea apposita, Iris, personificazione dell’arcobaleno, le portava volando spinta da grandi ali d’oro, donatele da Zeus in persona.
Voi direte, giustamente, che c’entra una divinità con i salmerini e le trote?
Iris, oltre alle ali dorate, aveva un abito di gocce di rugiada colore dell’arcobaleno, iridescenti.
Lo stesso abito, in veste un po’ meno mondana, lo porta il meraviglioso pesce di cui parliamo oggi: la trota iridea, Oncorhynchus mykiss, per i meno avvezzi alla mitologia greca, trota arcobaleno, appunto.
Si tratta di un salmonide originario della costa pacifica del continente americano, arrivato in Europa, inizialmente, grazie alla relativa facilità di allevamento; è un pesce predace e assai vispo, che ama acque fresche e ben ossigenate.
La trota iridea è una specie piuttosto rustica, si adatta bene anche a condizioni di vita non esattamente ottimali, è un po’ lo Chardonnay del mondo dei salmonidi, un pesce internazionale.
Cresce quasi ovunque ma, come il vitigno in oggetto, in molti casi è banale, comune, industrializzabile, in alcuni, rari casi, straordinario. La Borgogna, per l’acquacultura, è sempre stata il Trentino, grazie alla straordinaria qualità delle acque delle sue montagne.
Trota Oro, consapevole dell’eccezionalità del suo terroir, ha investito fin dalle sue origini su questo salmonide, scegliendo di dedicarle un’attenzione speciale, perché diventasse la nostra trota iridea.
Selezioniamo i migliori esemplari, fino oltre i 3 kg di peso, da allevamenti a bassissima densità dove crescono per oltre 4 anni, lasciando all’animale il tempo di svilupparsi lentamente, per garantirvi carni magre, sapide, di consistenza straordinaria: la trota iridea è il nostro metodo classico.
Per moltissimo tempo abbiamo concentrato questa attenzione per le sole trote iridee salmonate, dalle splendide carni rosso aranciate, ottenute naturalmente grazie ad un’alimentazione ricca di carotenoidi.
In natura le trote iridee ottengono questa pigmentazione grazie alla loro dieta ricca di gamberi di fiume (il cui carapace, appunto, è molto ricco di carotenoidi).
Questi crostacei, purtroppo, sono spariti, o quasi, dai nostri fiumi e i pesci sono ritornati ad essere, naturalmente, bianchi.
Da sempre in TrotaOro puntiamo sulle grandi pezzature, convinti che siano testimoni perfetti di un pesce cresciuto con lentezza, cura e passione. Abbiamo scelto di ascoltare la natura ed iniziare un processo di selezione e sviluppo di grandi trote iridee bianche, con l’obiettivo di lasciar esprimere al massimo le loro caratteristiche cromatiche ed organolettiche, nel modo più autentico possibile.
La trota iridea bianca cela sotto la sua pelle iridescente una carne estremamente succosa, di colore simile al salmerino alpino, tesa, da apprezzare nella sua consistenza tattile.
Con la trota iridea realizziamo le stesse lavorazioni del salmerino alpino e con la stessa identica cura: l’affumicatura e la marinatura.
Spesso considerata comune, ovvia e quasi scontata la trota iridea, soprattutto bianca, è una scoperta, anzi una (ri)scoperta da fare, un pesce splendido.
Prendetevi un pesce da 2/3kg, filettatelo così da sentire la vivacità delle sue carni sui polpastrelli, servitelo cotto leggermente, magari in tranci: vi saprà stupire come solo la tradizione più attenta alla qualità riesce a fare.
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